domenica 15 marzo 2009

ROMA/MILANO/FALL OUT BOY/CUCINADINICCOEFRED

Tra uno sbadiglio e un altro , scrivo questo blog numero due dalla cucina di Nicco e Fred in quel di Milano. Siamo qui con loro due e Americo a parlare della situazione terrificante della musica italiana al momento anche se ammetto che la stanchezza si sta facendo sentire: in effetti tra la sveglia ad ore 08:30 con prima tappa Ciampino dove abbiamo realizzato che il nostro furgone in realtà non era stato prenotato. Col terrore nel corpo cominciano le telefonate a questa agenzia di noleggio decisamente scadente con l'intento di risolvere la questione e partire al più presto in direzione di Milano. Dopo un'attesa di dieci minuti al cellulare con l'Inghilterra ( me sa che è costata più la telefonata che l'affitto della furga ) ci danno questo benedettissimo Opel Vivaro a 9 posti e arriviamo dopo un'ora abbondante al box per caricare la roba. Siamo io e i diorami, Americo il nostro manager, Michèle e Anna ( compagne di Katoo e Toby ). In più abbiamo una mole veramente grande di bagagli e strumenti e presto ci renderemo conto che nn sarebbe mai entrato tutto nel bagagliaio del furgone, quindi ci prepariamo e ci mettiamo in viaggio per l'ennesima traversata all'insegna della scomodità....



C'è uno stereo veramente figo nel furgone quindi mi impongo in maniera assolutamente poco democratica come primo guidatore designato e , dopo una breve sosta per fare colazione ( pranzo, visto che è l'una )  ci avviamo. Tra All Time Low, Mayday Parade, si arriva in ritardo mortale al concerto dei Fall Out Boy : i The Sounds hanno già suonato e quindi rosico in maniera micidiale. Entro nel Palasharp e mi accorgo che ci sono tutti. Ma proprio TUTTI.
Da tutta la compagine Traffic di Roma fino a quella Totem vicentina, passando per gli eccellenti torinesi e i ruspanti toscanacci. Per inciso: i Fall Out Boy fanno cacare male. Ma proprio tanto. Solo Patrick è bravo e regge in maniera buona lo show, gli altri sono più impegnati a fare le giravolte piuttosto che a suonare. I suoni fanno cacare. Il batterista fa cacare. Il bassista è un figo ma fa cmq cacare. In generale non è uno show all'altezza della fama che ha la band. Menomale che nn abbiamo pagato il biglietto, sennò devo ammettere che avrei rosicato!



E' tempo di andarea prendere Toby e Katoo che abbiamo lasciato in giro per Milano e poi di andare in aereoporto, senza aver dormito nulla. Ma tanto ci sono ore e ore di volo per poter recuperare. Marini si è appena alzato con i suoi nuovi baffi messicani e chiede di poter avere una mela. E' pazzo. Dude ha sperimentato i suoi tappi per le orecchie quindi continua a parlare gridando creando nn pochi fastidi alla coppia omosessuale Nicco/Fred che si sta accoppiando nell'altra stanza. Prossimo aggiornamento quindi dagli Stati Uniti. Sempre se ci fanno entrare....... :) 

PS: Americo, mio compagno di insonnia, dice: CHE DIO BENEDICA LE ARACHIDI COL CIOCCOLATO ( M&M'S ). Ne stiamo consumando una quantità che fa cacare. Nel vero senso del termine.

4 commenti:

  1. ah ok xke' pensavo di essere l'unica a pensare che i FOB live non dicano nulla (davo la colpa al fatto che l'arena era enorme e il concerto l'ho visto seduta in alto)... e' un peccato! e vabbe!
    Buon viaggio :)

    Corina

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  2. dicono che mangiare troppi M&Ms abbia un effetto lassativo....

    alli.

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  3. Siamo compagni di rosicata per i The Sounds.
    Inoltre concordo sulla voce del cantante, davvero devastante e sul fatto che i suoni erano pessimerrimi.
    Ad ogni modo a me il batterista piaceva: era marcio dentro. Ahahahahahahah!

    Buon viaggio regà.

    Orchidea.

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  4. Zio sono in america con il cuore, con te. Se te ricordi me prendi una maglia o A skylit drive o Emarosa.
    Te lovvo un monte. e mi manchi di già.
    Mia madre e mio padre ti fanno un imbocca al lupo gigante.
    take care man!
    claudio

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